I pidocchi sono un problema che coinvolge spesso i bambini. Ecco come spiegare la pediculosi ai propri figli.
Spiegare i pidocchi ai bambini non è sempre semplice, soprattutto perché quando arrivano i pidocchi in casa di solito la prima reazione non è delle più tranquille e razionali.
E quindi, presi dalla nuova situazione e dalla ricerca di un rimedio, a volte ci si dimentica che i nostri figli sono i più esposti anche dal punto di vista emotivo e che vanno seguiti anche sotto questo aspetto.
Come spiegare i pidocchi ai bimbi, allora? Ecco qualche consiglio utile per parlare di questi ospiti indesiderati ai più piccoli.
Pediculosi: come parlarne ai piccoli di casa
Sarebbe meglio parlare ai bambini di pediculosi prima di esserne colpiti, ma è un tema che quasi mai viene affrontato finché non ci coinvolge in prima persona. Quasi fosse un tabù, qualcosa che capita e capiterà solo agli altri.
Eppure è una questione con cui quasi sicuramente bisogna fare i conti durante il percorso scolastico: si è calcolato che nell’ultimo anno scolastico la pediculosi ha coinvolto ben un milione e mezzo di scolari e studenti.
I pidocchi nel tempo sono diventati sempre più forti e resistenti ai trattamenti, soprattutto quelli “fai da te” che si trovano sul bancone della farmacia, per cui il problema pediculosi finisce per interessare una larghissima fascia della popolazione.
Soprattutto i bambini sono i più esposti al pericolo, perché passano molto tempo insieme e non sempre rispettano le buone norme per evitare che l’infestazione si propaghi da una testa all’altra.
Quindi, proprio per questo motivo, è particolarmente importante parlare ai propri figli del rischio dei pidocchi.
La prevenzione dai pidocchi per i bambini passa innanzitutto da una corretta comunicazione con loro: non bisogna far passare il messaggio errato che i pidocchi colpiscano soltanto chi non si lava i capelli o non rispetti le più comuni norme igieniche.
In realtà, al di là delle credenze popolari, non c’è alcuna attinenza tra la pulizia e la pediculosi. Motivo per cui è altrettanto sbagliato far pensare ai bambini che avere i pidocchi sia una cosa vergognosa. No, non lo è. Ed è meglio scoprirlo il prima possibile, proprio per poter scacciare i pidocchi attraverso un apposito trattamento e anche per evitare che i familiari e altri bambini contraggano i pidocchi a loro volta.
Allo stesso tempo, però, è giusto che i nostri figli siano informati e non sottovalutino il problema della pediculosi. Un problema che è sì risolvibile, ma che è comunque molto fastidioso per loro e per tutta la famiglia.
Parlare dei pidocchi ai nostri figli in maniera chiara, tranquilla e non colpevolizzante è il modo migliore e più efficace per cercare di prevenire il contagio.
La prevenzione dai pidocchi
La prevenzione dai pidocchi per i propri figli inizia spiegando loro alcune norme di comportamento da non dimenticare mai, nemmeno quando sono presi dai loro giochi.
Il contagio avviene infatti attraverso un contatto diretto, mentre i bambini giocano, lottano, si abbracciano, oppure attraverso un contatto indiretto, quando i bambini si scambiano pettini, fermagli, pinze, cerchietti, berretti o sciarpe.
Quindi va spiegato loro e ribadito spesso che, senza arrivare a mantenere una distanza di sicurezza dagli amichetti e dalle amichette, bisogna comunque fare attenzione ed evitare soprattutto di scambiarsi oggetti a rischio.
Di conseguenza è necessario usare la medesima accortezza quando si va in palestra o in piscina: è importante che ogni bambino usi il suo armadietto personale e che non si mischino i vestiti e gli accessori mettendoli l’uno sopra l’altro.
Un altro consiglio è di spiegare ai bambini cosa succede quando si contraggono i pidocchi, quali sono i sintomi (innanzitutto il forte prurito alla testa), in modo che ne siano informati e non lascino passare troppo tempo prima di segnalare il problema.
Se poi i genitori controllano regolarmente la loro testa, passando i capelli con un pettinino a denti stretti, tanto meglio. Prima vengono scovati i pidocchi, prima possono essere cacciati.
La pediculosi spiegata a un bambino
Al di là delle norme igieniche da seguire, è probabile che i bambini siano curiosi e ne vogliano sapere di più.
Oppure, se i figli sono ancora piccoli, è più complicato parlare loro della pediculosi.
In questi casi è bene spiegare i pidocchi ai bambini in maniera meno tecnica e scientifica, ma raccontando loro delle storie che possano aiutarli a capire meglio e soprattutto che non li traumatizzino e facciano insorgere in loro la pediculofobia.
Nell’articolo che racconta la fiaba per bambini vi parlavamo proprio delle storie di fantasia come antidoto alla fobia dei pidocchi e come utile alleato per combatterli anche sul piano emotivo. Si possono leggere ai bambini fiabe che esistono in commercio oppure, con un po’ di fantasia, se ne possono inventare di nuove.
L’importante, come dicevamo prima, è non far pensare i propri figli che la pediculosi sia una colpa o qualcosa da nascondere, perché questo può creare in loro un forte disagio sociale.
Per i più piccoli consigliamo anche dei video divertenti che rendono i pidocchi meno spaventosi, pur mettendo in guardia da loro e ricordando di seguire i giusti comportamenti per evitare di ritrovarseli tra i capelli.
Ad esempio, nel video di Mela Educational possiamo trovare degli spunti utili per spiegare i pidocchi ai bambini.