Quanto tempo vivono i pidocchi?

Qual è il ciclo di vita dei pidocchi?

Scopriamo qualcosa in più sul ciclo di vita dei pidocchi: quanto vivono sulla testa di un ospite e quante uova possono deporre giornalmente?

Oh, no, ancora i pidocchi: che stress!”: ti sarà capitato, qualche volta, di pronunciare questa frase, leggendo l’ennesimo allarme pediculosi mandato sulla chat di classe.

In alcuni casi, preso dalla frustrazione, magari avrai anche aggiunto “Ma quanto vivono i pidocchi?”. Bene, andiamo a scoprirlo!

Analizzando insieme il ciclo di vita dei pidocchi, infatti, possiamo scoprire perché questi parassiti continuano a tornare e perché sembra che l’infestazione non abbia mai fine.

Quanto vivono i pidocchi in testa?

Non molto, per la verità: la durata media della vita di un pidocchio adulto sulla testa dell’ospite, infatti, è di circa un mese. Quella dei pidocchi fuori dalla testa è ancora più breve: un paio di giorni. I pidocchi, infatti, sono parassiti che necessitano di un ospite per sopravvivere.

Le conseguenze della loro presenza, invece, possono accompagnarci (e farci dannare) per molto più di trenta giorni.

Eliminare solo il pidocchio, infatti, non risolve affatto il problema della pediculosi: bisogna tenere conto anche delle lendini (ovvero le uova di pidocchio), che si schiudono dopo circa una settimana dalla deposizione, dando vita a nuovi parassiti. Ecco perché molti trattamenti casalinghi risultano inutili: perché non si tiene conto delle lendini.

Queste, infatti, continuano a nutrirsi sul cuoio capelluto per dar vita a nuovi esemplari e… ricominciare l’infestazione.

Ma partiamo dal principio, ovvero dal contagio, avvenuto col contatto diretto tra le teste oppure con la condivisione di cuscini, cappelli, mollette per capelli o pettini. Il pidocchio, infatti, vive anche su cuscini e tessuti per un paio di giorni al massimo, ma ama molto traslocare da una testa all’altra e colonizzare nuovi territori.

Immaginiamo, allora, di guardare un film intitolato “Il ciclo vitale del pidocchio”: se fosse di Tarantino, il primo tempo potrebbe intitolarsi “Capitolo 1: Le Lendini”.

Vita dei pidocchi: dalle uova alle larve

Il ciclo di vita del pidocchio inizia con la deposizione delle uova: la femmina adulta le depone vicino alla radice dei capelli, dove l’ambiente caldo e umido favorisce la loro incubazione.

Ogni femmina depone dalle sei alle dieci uova al giorno, prevalentemente di notte: nel corso della sua vita, quindi, può arrivare a deporne fino a trecento. I posti preferiti in cui lo fa? La nuca, la zona dietro le orecchie e la parte superiore del cranio.

Le lendini sono minuscole, di forma ovoidale e di colore traslucido: rimangono incollate al capello grazie alla chitina, una speciale sostanza che le rende impossibili da togliere con le dita, e ne seguono la crescita. Tenendo presente che il capello cresce di un centimetro al mese, quindi, è proprio la distanza tra la lendine e la radice del capello a darci un’indicazione sull’inizio dell’infestazione.

Colore e forma possono far confondere le lendini con la forfora: quest’ultima, però, a differenza delle uova di pidocchio, si stacca facilmente dal capello. Dopo circa una settimana dalla deposizione, le lendini si schiudono e nasce la ninfa (o larva) di pidocchio. Ed eccoci arrivati al punto di svolta del nostro film: “Capitolo 2: Le Ninfe”.

Le ninfe di pidocchio iniziano subito a nutrirsi del sangue dell’ospite: sono dotate, infatti, di un rostro pungente che permette loro di alimentarsi, cinque o sei volte al giorno. Sebbene molto simile all’adulto, la ninfa, però, è ancora incapace di riprodursi.

Dopo la nascita, attraversa tre fasi di muta: la prima dopo due giorni; la seconda dopo cinque e l’ultima dopo dieci giorni. Dopo una decina di giorni dalla nascita, il pidocchio diventa adulto: è grande circa due o tre millimetri e, da questo momento, può anche riprodursi.

Che vita ha un pidocchio?

Siamo arrivati a tre quarti del film, ovvero al “Capitolo 3: la vita del pidocchio adulto”.

Questi si nutre di sangue ogni 3-4 ore circa. La femmina adulta si accoppia una sola volta con un pidocchio maschio, ma può continuare a deporre uova per tutta la durata della sua vita.

Se l’infestazione non viene trattata, i pidocchi possono continuare a riprodursi. La reinfestazione può verificarsi rapidamente, perché le uova deposte dalla femmina continuano a schiudersi e a dar vita a nuove ninfe.

La soluzione è una sola: fermare il ciclo di vita dei pidocchi intervenendo in modo tempestivo appena scoperto il problema.

Trattamenti chimici e rimedi naturali, però, risultano inefficaci sia a causa della capacità dei pidocchi di adattarsi sia perché le lendini possono sopravvivere al trattamento: per eliminarle definitivamente, infatti, è necessario munirsi di un pettinino a denti stretti e passarlo ciocca per ciocca tra i capelli bagnati, sciacquandolo dopo ogni passata. Non dimenticare, poi, di disinfettare anche pettini e spazzole per evitare contagi in famiglia.

Vuoi usare la piastra per uccidere i parassiti? Purtroppo, abbiamo una cattiva notizia: la piastra per capelli non aiuta a combattere i pidocchi. Meglio affidarsi a un trattamento manuale.

È importante, però, ripeterlo dopo una settimana, per eliminare pidocchi appena nati da eventuali uova sopravvissute. La tempestività nel trattare un’infestazione e la completa rimozione di pidocchi e lendini, infatti, sono la chiave per interrompere il ciclo di vita del pidocchio e prevenire l’insorgere di una nuova colonia di parassiti.

Per questo motivo noi di Head Cleaners effettuiamo due revisioni dopo il trattamento manuale: la prima a distanza di una settimana e la seconda dopo altre due. Seguiamo, infatti, proprio il ciclo vitale del pidocchio per assicurarci di avere eliminato tutti i parassiti e le lendini dal cuoio capelluto e per permetterti di… dare un lieto fine al film appena visto!

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