Perché i pidocchi sono sempre più resistenti ai trattamenti?

Pidocchi resistenti ai trattamenti: nasce il super-pidocchio

I pidocchi sono diventati resistenti ai trattamenti farmacologici:

si parla, infatti, di super-pidocchi. Ecco perché è successo e come intervenire

È ufficiale: i pidocchi sono diventati resistenti ai trattamenti farmacologici. Brutte notizie per chi fa i conti tutti i giorni con gli allarmi pediculosi nelle chat di classe, ispeziona le teste di tutta la famiglia almeno una volta al giorno e si affida ai rimedi trovati in farmacia, come shampoo e lozioni.

C’è chi parla di una nuova generazione di super-pidocchi e chi ipotizza che si tratti di una conseguenza della pandemia: la situazione, però, non cambia e bisogna fare i conti con pidocchi resistenti al classico trattamento casalingo acquistato in farmacia e consigliato dalle amiche mamme.

Perché i pidocchi sono diventati resistenti ai trattamenti?

Come è capitato ai batteri dopo decenni di antibiotici, anche i pidocchi hanno sviluppato una farmacoresistenza che li rende ospiti ancora più sgraditi. Ma perché è successo?

Il motivo per cui si è creata questa scarsa efficacia di risultato con il trattamento farmacologico è che, negli ultimi trent’anni, sono stati usati principalmente farmaci a base di permetrina, una sostanza sintetica simile alle tossine che il fiore di piretro usa per proteggersi dagli insetti.

Col tempo, quindi, si è diffuso sempre più tra i pidocchi un gruppo di tre mutazioni genetiche (chiamato KDR , ovvero Knock Down Resistance) che difende il loro sistema nervoso dagli insetticidi piretroidi. I pidocchi con una o due mutazioni presentano una resistenza parziale ai trattamenti; quelli con tutte e tre, invece, una resistenza totale.

Farmacoresistenza dei pidocchi: ecco perché i trattamenti casalinghi non risolvono la situazione

Già nel 2015 il tossicologo Kyong Yoon, della Southern Illinois University, dopo aver analizzato 109 popolazioni di pidocchi “catturati” in stati americani diversi, aveva riportato con assoluto stupore che ben 104 erano risultate resistenti ai trattamenti a base di piretroidi.

È evidente, quindi, come il trattamento farmacologico abbia efficacia solo in una piccola percentuale di casi: i pidocchi parzialmente resistenti ai farmaci, ad esempio, con il tempo finiscono per soccombere al trattamento, ma molto più lentamente; quelli che hanno sviluppato una resistenza totale, invece, non vengono uccisi. Questo comporta un utilizzo continuo ed eccessivo di sostanze tossiche sulle teste dei più piccoli.

Nella grande maggioranza dei casi, purtroppo, le lendini resistono e nel giro di qualche giorno l’uovo del parassita si schiude per diventare… un nuovo super-pidocchio!

Pediculosi resistente: cosa fare

La soluzione per debellare anche i pidocchi resistenti al trattamento con shampoo e lozioni presi in farmacia è mettere in atto un trattamento manuale, con balsamo e pettinina a denti fitti. Anche i rimedi naturali della nonna, infatti, non danno garanzie di successo: meglio affidarsi, allora, a chi può sconfiggere i pidocchi definitivamente!

La nascita dei centri Head Cleaners, specializzati nella cura della pediculosi, è avvenuta proprio per sostenere le famiglie nell’affrontare questo compito sempre più difficile da superare senza la dovuta esperienza.

I nostri centri garantiscono il risultato al 100% fin dal primo trattamento, utilizzando solo un prodotto naturale a base di olio essenziale. A questo seguiranno poi due revisioni: la prima dopo una settimana e la seconda dopo altre due. Seguiamo, infatti, il ciclo vitale del parassita per assicurarci che non siano rimaste uova pronte a schiudersi e a dar vita a nuovi super-pidocchi.

Superpidocchio: le strategie per affrontare la situazione

Rivolgersi a un centro anti pidocchi è, senz’altro, la prima cosa da fare per sbarazzarsi di questi sgradevoli ospiti.

Anche sensibilizzare i genitori su questo tema, però, è utile: controllare spesso la testa dei più piccoli permette di riconoscere il problema appena si presenta e di affrontarlo nel modo migliore, evitando così che l’infestazione si diffonda in tutta la classe. Lo stesso vale per i bambini: è bene spiegare, infatti, come si diffondono i pidocchi e scoraggiare sia il contatto diretto tra le teste che gli scambi di indumenti personali o di mollette per capelli.

Ricordiamo, infine, che non c’è nulla di cui vergognarsi: i pidocchi non sono un sintomo di scarsa igiene e chi ha i pidocchi non è sporco. Questo può aiutare i più piccoli a fare i conti con questa situazione più serenamente e a evitare episodi di bullismo o di stigmatizzazione a scuola.

Sei alle prese con una pediculosi resistente, che continua a ripresentarsi? Niente paura: prendi un appuntamento e raggiungi i nostri centri per un controllo gratuito. La professionalità e l’esperienza del personale Head Cleaners sono a disposizione di tutti.

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